Ogni tradizione che si rispetti è nata, bene o male, da un’antica superstizione. Nel precedente articolo abbiamo viaggiato in giro per il momento per scoprire curiosità e tradizioni delle altre culture. Oggi invece rimaniamo in casa e andiamo a scoprire le usanze italiane nei matrimoni, o almeno alcune di esse. L’importante però è continuare a concentrarsi sulle cose veramente importanti, come la scelta delle partecipazioni di matrimonio, o il menù ricevimento più adatto alle vostre esigenze. Poi se vorrete continuare a credere alle varie superstizioni legate al giorno delle nozze, dipende solamente da voi. Noi, nel frattempo che ci riflettete, ve ne ricordiamo alcune in questo breve elenco. Tra credenze e usanze, il dubbio rimane sempre, ma non perdete d’occhio l’obiettivo.
Cosa si nasconde dietro il velo della sposa
Bello, romantico, elegante, dona un tocco sofisticato all’abito nuziale. Il velo è un accessorio molto amato e sempre più richiesto dalle spose contemporanee. Un accessorio che ci fa tornare indietro nel tempo, guardando con occhio nostalgico i bei tempi andati. La storia del velo affonda le sue origini a Roma, quando una sposa decise di indossarlo per la prima volta. Lo scopo era quello di nascondere il viso agli occhi maligni e agli sguardi indesiderati degli spiriti malvagi, folli di gelosia per la sua felicità.
A quegli spiriti ormai non crediamo più e il velo viene indossato solo come scelta stilistica.
Vietato vedere la sposa prima delle nozze
Una vecchia tradizione risalente addirittura ai tempi in cui i matrimoni venivano combinati. Una volta stabilita data e luogo dell’evento e inviate le partecipazioni di matrimonio, alla coppia era posto il divieto assoluto di potersi vedere prima del grande evento. Non vi era alcuna intenzione romantica che si nascondeva dietro questa usanza. Anzi, la regola era stata imposta per evitare che i promessi sposi vedendosi, potessero cambiare idea e mandare all’aria le nozze. Quindi per evitare degli incresciosi disguidi, familiari ed economici, alla coppia non era concesso il permesso di vedersi prima del giorno stesso del matrimonio.
Anche in questo caso, oggi non funziona sempre così. Anzi, molte coppie che arrivano al matrimonio, stanno già convivendo da anni e che il giorno delle nozze si svegliano comunque insieme e si danno il buongiorno prima di rivedersi all’altare.
Un zuppa del cavolo!
Nell’antichità (un’antichità veramente remota) era usanza preparare una zuppa di cavoli agli sposi, che avrebbero dovuto consumarla la prima notte di nozze. Mangiarla significava attirare su di sé fortuna e fertilità. Non mangiarla era presagio di sventura e della prospettiva di un matrimonio senza figli.
Oggi non possiamo che sorridere davanti ad una così ingenua e popolare superstizione. Si può mangiare quello che si vuole, quando si vuole anche durante la prima notte di nozze.
In braccio oltre la soglia
La scena della sposa che varca la soglia di casa sorretta in braccio dal marito, ci viene propinata ogni tre per due in classici film romantici americani. Ma analizziamo il gesto in se per se. L’usanza è prima di tutto europea. Le sue origini risalgono addirittura al periodo medievale. Al tempo si credeva che la sposa fosse particolarmente vulnerabile agli influssi malefici degli spiriti maligni, soprattutto attraverso le suole dei piedi. Per evitare che qualcuno di questi spiriti venisse trasportato dentro casa, lo sposo sollevava la gentil donzella tra le braccia e le faceva varcare la soglia in tutta tranquillità.
Oggi ognuno decide di entrare in casa propria come gli pare e piace, senza temere alcuna conseguenza da parte di spiritelli dispettosi.
Vetri fortunati
In alcune regioni d’Italia è ancora viva l’usanza seconda la quale gli sposi devono rompere due bicchieri di vetro sotto i piedi. Il numero di pezzi di vetro che risulteranno dalla rottura, corrisponderà a quanti anni di vita coniugale felice e gioiosa avranno gli sposi.
Forse oggi si preferisce conservare l’apparecchiatura intatta, piuttosto che distruggerla solo per dar vita ad una vecchia superstizione.
Passo dopo passo
Un’altra chicca tradizionale arriva da una vecchia usanza secondo la quale la sposa in chiesa deve arrivarci camminando. Quindi bandite auto, cavalli, carrozze, moto e mezzi pubblici. Un passo dopo l’altro, piano, piano verso l’altare. Nel mentre, la stessa usanza, richiede che le donne invitate alla cerimonia, provvedano a rompere delle vecchie stoviglie.
Oggi come oggi è impossibile rinunciare ad una bellissima ed elegantissima auto dalla quale scendere elegantemente per lasciare tutti a bocca aperta. Però, se non volete rinunciare a questa curiosa usanza, ricordate almeno di indossare delle scarpe senza tacco e molto comode e scegliere una chiesa piuttosto facile e vicina da raggiungere.
Indossare qualcosa di…
Vecchio, nuovo, regalato, blu e qualcosa in prestito. Tutte conoscono questa tradizione-superstizione. Non seguirla alla lettera significa infatti sventura e cattiva sorte… O forse no? Comunque sia la tradizione vuole che la sposa il giorno delle nozze indossi qualcosa di vecchio, che rappresenta il suo passato. Qualcosa di nuovo, a simboleggiare la felicità futura della coppia. Qualcosa ricevuto in prestito ad una persona fortemente amata a rappresentare il forte legame che le lega. L’oggetto regalato invece simboleggia l’affetto di tutte le persone che vi circondano nel lieto giorno. Infine qualcosa di blu rappresenta la purezza e la fedeltà della coppia.
La pioggia porta fortuna
Sposa bagnata, sposa fortunata. Conosciamo tutti questo proverbio. Solitamente citato per consolare la sposa se il giorno del matrimonio dovesse piovere. Nasconde in realtà un significato diverso. La pioggia infatti è sempre stata considerata un simbolo di abbondanza e prosperità. Quindi essere bagnati dalla pioggia durante un giorno e un evento così importanti, non può che essere un segno di fortuna per gli sposi.