Negli ultimi articoli abbiamo voluto approfondire l’argomento “tradizioni” legate all’evento del matrimonio. Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle origini delle nostre usanze, parlandovi questa volta della “lista di Nozze”. Quindi se le partecipazioni di matrimonio sono già state spedite, corrette il prima possibile a completare la lista di nozze da mettere a disposizione ai vostri invitati.
Un tuffo nel passato
Per trovare le origini di questa usanza, torniamo ancora una volta nel Medioevo. Siamo sicuri che non sapevate che questa tradizione avesse origini così antiche! Certo è che non si può parlare di una vera e propria lista di nozze, quando torniamo così tanto indietro nel tempo. Diciamo solo che durante i “secoli bui”, era usanza raccogliere i doni per i futuri sposi, presso le case dei loro genitori. Le famiglie più benestanti facevano pubblicare la data e il luogo del ricevimento sul gazzettino delle loro città o del loro paese. In questo modo gli invitati sapevano esattamente quando si sarebbe tenuta la cerimonia e potevano regolarsi, di conseguenza, per portare i doni ai festeggiati.
Una tradizione americana
Come molte altre tradizioni, anche quella della moderna lista di nozze la si deve all’America. É infatti all’inizio del Novecento che negli Stati Uniti, nasce questa usanza. In Italia dobbiamo aspettare addirittura i primi anni settanta, per vederla approdare sulle nostre coste. E non senza polemiche e reticenze. Le polemiche sorsero perché secondo il galateo del matrimonio, era considerato molto maleducato chiedere un regalo. Mentre con l’avvento della lista di nozze, sono proprio gli sposi ad indicare cosa, dove e a quale prezzo. Ma il galateo ha dovuto lasciare il posto al praticità. La comodità di far risparmiare tempo, denaro e inutili e sgraditi doppio, ha prevalso sulle bigotte tradizioni del passato. Piano Piano l’usanza della lista di nozze ha preso piede e si affermata più forte che mai.
Le regole della lista di nozze
Come per molte altre tradizioni, dalle partecipazioni di matrimonio, alle bomboniere di nozze, anche la lista ha delle piccole e semplice regole da rispettare, per essere redatta correttamente.
Prima tra tutte quella secondo la quale la lista di nozze deve essere pronta con almeno due mesi di anticipo rispetto alla data delle nozze e completata prima dell’invio delle partecipazioni di matrimonio. Inoltre, nessun riferimento esplicito o indiretto, ne deve essere fatto sugli inviti di matrimonio.
Il budget. Le fasce di prezzo devono essere molto ampie e variegate. In questo modo si darà la possibilità a tutti, invitati o meno, di poter partecipare in base alle proprie disponibilità.
Inoltre è buona norma non far sapere mai agli invitati che esistono dei regali di seria A e di serie B. Ognuno deve essere libero di scegliere in base al proprio gusto, alle proprie risorse economiche e al livello di confidenza con gli sposi.
Vi consigliamo inoltre di “non storcere mai il naso” davanti ai regali inaspettati, fuori lista. Ci sarà sicuramente un perché, se qualcuno ha scelto di testa propria, piuttosto che attenersi alle vostre indicazioni.
L’evoluzione della lista di Nozze
Anche in questo caso, come per molte altre usanza, tipo quella dei confetti e la confettata, anche la lista delle nozze ha subito mutamenti ed evoluzioni nel corso del tempo.
Agli albori, se vogliamo definirli così, la lista di nozze prevedeva un elenco di oggetti di arredamento per la nuova casa,per tutte le coppie ancora non conviventi. Oggi le coppie che già convivono possono indicare una serie di negozi a propria scelta, a seconda dei desideri da soddisfare. Sempre più diffusa l’usanza di inserire nella lista anche o solo, il viaggio di nozze.
In questo caso è buona norma che gli sposi suddividano la luna di miele in tante piccole quote che potranno poi essere acquistate dagli invitati in base al proprio budget. Più dettagliato sarà la ripartizione del viaggio, maggiori saranno le possibilità offerte ai propri invitati, che potranno scegliere se, ad esempio, regalare un volo, piuttosto che una visita guidata ad un museo o l’accesso ad una spa.
Così facendo si assegnerà anche una maggiore concretezza alla spesa che faranno gli invitati, personalizzando il più possibile un regalo immateriale.