Seconde Nozze? Fino a non troppo tempo fa infatti, le “seconde nozze” erano viste un po’ come una sorta di tabù, qualcosa di cui si poteva parlare, ma solo sotto voce, in casa e con la migliore amica. Certo era che la cerimonia, e tanto meno il ricevimento, potevano essere le grandi e magnifiche feste che si desideravano. Dovevano essere celebrate più pacatamente, senza sfarsi, né esagerazioni.
Oggi invece la storia è cambiata. Che si tratti della scelta delle partecipazioni di matrimonio, del menù ricevimento, o delle bomboniere matrimonio, le seconde nozze, non sono seconde a nessuno!
Per affrontarle nel modo giusto, però, è corretto conoscere tutta la burocrazia che le regola. Vediamo di far luce su qualche punto insieme.
Rito civile: dopo la sentenza di divorzio è possibile risposarsi
Che siate solo voi, o entrambi, ad avere alle spalle una precedente unione, sappiate che per poter convolare nuovamente a nozze, dovrete aspettare che tutto l’iter delle pratiche burocratiche dovrà essersi concluso. In altre parole gli inviti di matrimonio non potranno essere spediti almeno fino a quando non ci sarà sentenza di divorzio e tutti i documenti relativi alla pratica non saranno pronti.
Fatto questo, potrete tranquillamente presentarvi in Municipio per il nuovo fatidico “si”. Tra tutti i documenti necessari, questa volta, dovrà essere presentata anche la copia integrale dell’atto di matrimonio precedente, rilasciata dal Tribunale di riferimento del Comune dove sono state celebrate le prime nozze.
A quest’atto dovrà essere allegato anche un’annotazione della sentenza di scioglimento di matrimonio (è possibile richiederla alla Procura della Repubblica competente per territorio; inoltre all’atto deve essere corredata anche la sentenza di divorzio).
Rito civile per le seconde Nozze dopo l’annullamento della Sacra Rota
Il primo matrimonio è stato celebrato in chiesa con rito religioso e siete riusciti ad ottenerne l’annullamento dalla Sacra Rota? Bene, a questo punto per convolare nuovamente a nozze con la vostra nuova dolce metà, avete di nuovo due possibilità: Rito civile o Rito religioso.
Analizziamo la prima per il momento.
Dopo l’annullamento siete di nuovo liberi di risposarvi in secondo nozze e per farlo basterà presentare copia integrale dell’Atto di precedente matrimonio, completa di annotazione a margine della sentenza della Sacra Rota (per ottenere il necessario dovrete interpellare il tribunale ecclesiastico e il comune di appartenenza).
Rito Religioso dopo l’annullamento.
In questo caso i documenti da ottenere e presentare saranno copia della sentenza del tribunale della Sacra Rota e l’annotazione della sentenza che appare sul certificato di Battesimo (gli organi coinvolti in questo caso saranno il tribunale e la parrocchia in cui è stato celebrato il Battesimo). Fatto questo preparate, stampate e spedite le partecipazioni di matrimonio e che la festa abbia inizio!
Vedovanza e vincolo dei 300 giorni
A seguito di decesso del precedente partner, sarà necessario presentare copia integrale dell’atto di morte del coniuge.
Apriamo una parentesi per le donne. La legge vieta alle signore di risposarsi prima che siano trascorsi 300 giorni dalla morte o dal divorzio con il precedente coniuge. Questo per evitare che un eventuale gravidanza possa essere imputata al partner precedente. Di conseguenza quando la regola non viene rispettata, scatta una multa che va dai 20€ agli 82€. Ad ogni modo, in caso di vedovanza, se la donna non è incinta alla morte del coniuge, può richiedere una sorta di autorizzazione a sposarsi prima del termine previsto dalla legge.
Alla fine è l’amore a trionfare
Volendo un po’ sdrammatizzare, possiamo dire che non sempre è “buona la prima”.
In tutti i casi è sempre possibile trovare la persona giusta con la quale progettare il matrimonio dei vostri sogni, scegliere il perfetto abito da sposa/o e far realizzare le partecipazioni di nozze per gli invitati alla vostra grande ed indimenticabile festa di nozze.