Anche se è la parte più noiosa, la burocrazia che si cela dietro un matrimonio, è molto importante e deve essere rispettata. In particolare questa diventa fondamentale quando si parla di matrimoni tra italiani e stranieri. É importante conoscerla bene per non sbagliare le frasi da scrivere sulle partecipazioni di nozze e ancor prima di pensare al menù ricevimento, o alle bomboniere di Nozze, sarà meglio dare uno sguardo accurato alle “scartoffie” da dover presentare e compilare.
Impedimenti dettati dalla legge italiana
In generale possiamo affermare che qualunque straniero residente in Italia che voglia sposarsi, ha la possibilità di farlo, purché rispetti il nostro ordinamento giuridico.
Gli impedimenti che ostacolano di legge un matrimonio (e questo vale sia per matrimoni tra italiani, piuttosto che tra un italiano e uno straniero) sono:
- interdizione
- divieto temporaneo di nuove nozze
- difetto di libertà di stato
- parentela ed affinità non dispensabili
- delitto
- non aver compiuto la maggiore età
- non essere in possesso dell’autorizzazione genitoriale in caso di minore di 16 anni
Quindi, al di là della nazionalità, se vengono rispettati tutti i punti precedenti, in perfetto disaccordo con i bravi dei Promessi Sposi: “Or bene, questo matrimonio S’HA da fare”
I documenti che devono essere presentati prima di celebrare le nozze
- Passaporto o documento di identità in corso di validità
- NULLA OSTA rilasciato dall’Autorità Consolare in Italia
Se la normativa dello Stato estero lo permette, il nulla-osta può essere rilasciato da un’Autorità competente nello Stato di appartenenza. I documenti rilasciati all’estero devono essere tradotti in lingua italiana e legalizzati dall’Autorità italiana nello stesso Stato (Consolato o Ambasciata) o con Apostille (Conv. Aja). La firma del Console o dell’Ambasciatore dovrà essere legalizzata dalla competente Prefettura.
Si può presentare l’Atto di nascita rilasciato dal paese di origine, qualora non siano riportati i dati personali nel nulla Osta (data e luogo di nascita ed info sui genitori).
Nel documento deve risultare che non esistono impedimenti al matrimonio secondo le leggi del Paese di appartenenza e devono essere chiaramente indicati: nome, cognome, data e luogo di nascita, cittadinanza, residenza, stato civile e generalità dei genitori (se non sono indicate necessita atto di nascita legalizzato e tradotto o estratto di nascita su modello plurilingue) . Per la donna divorziata, vedova o matrimonio nullo occorre la data di scioglimento del matrimonio.
- Certificato di Stato libero e residenza in bollo se il cittadino straniero è residente in Italia.
In alcuni casi è necessario presentare CERTIFICATO DI CAPACITÀ MATRIMONIALE, come ad esempio per i cittadini di Austria, Germania, Rep. Moldova e Svizzera rilasciato dall’Ufficio di Stato Civile del proprio Paese., Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna e Turchia (rilasciato dal rispettivo Consolato, dall’autorità competente al rilascio).
Quanto costa tutta questa burocrazia?
La burocrazia richiede sempre moltissimo tempo. Di conseguenza vi consigliamo di rivolgervi, con largo anticipo rispetto alla data comunicata sulle partecipazioni di matrimonio, all’Ufficio di Stato Civile competente. Messi insieme i documenti necessari, verrà fissato un appuntamento per la data di pubblicazione ed infine per quella delle nozze.
Ci sarà da sostenere dei costi relativi all’imposta di bollo per:
- nulla osta
- certificato di capacità matrimoniale
- atto di pubblicazione
La Convenzione dell’Aja
Ne esistono diverse. Quella che ci interessa relativamente ai matrimoni tra cittadini italiani e stranieri è, per l’esattezza, quella del 1961. Conosciuta anche come: Convenzione sull’apostilla o Trattato sull’apostilla.
In sostanza specifica le modalità attraverso le quali un documento emesso in uno dei paesi sottoscrittori può essere certificato per scopi legali in tutti gli altri stati sottoscrittori.
Di conseguenza significa che un matrimonio contratto tra un cittadino italiano e uno straniero, deve essere ritenuto valido qualora non contrasti la disciplina dello stesso Stato in cui viene svolto.
Quindi un matrimonio celebrato davanti ad un console è da ritenersi valido e trascritto nei registri dello stato civile.
Leggi e norme
Per una corretta ed esaustiva conoscenza sull’argomento, vi riportiamo le norme di riferimento:
Codice civile art. 116
Legge 30 maggio 1995, n. 218
” Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato” art. 27
Decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396
Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile, a norma dell’art. 2 comma 12 della legge 15 maggio 1997, n. 127
Legge 19 novembre 1984, n. 950
“Convenzione relativa al rilascio di un certificato di capacità matrimoniale adottata a Monaco il 5 settembre 1980”
Legge 13 ottobre 1965, n. 1195
“Scambio di note tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America relativo ai matrimoni celebrati in Italia da cittadini degli Stati Uniti d’ America”
Sentenza Corte Costituzionale nr. 245 del 25/07/2011
L’organizzazione dell’evento
Detto tutto questo ed espletati tutti gli obblighi burocratici, potete dedicarvi all’organizzazione del vostro matrimonio. Pensare alla parte più gioiosa e creativa e dedicarvi a scegliere le partecipazioni di matrimonio, le bomboniere più originali e la location perfetta per il vostro menù ricevimento.
In caso di dubbi e perplessità vi consigliamo di rivolgervi sempre alle autorità competenti per chiedere consiglio e seguire la strada più corretta.