Finalmente il giorno delle tue nozze sta per arrivare, un giorno che hai atteso da moltissimo tempo. Non potresti sentirti più felice e di sicuro non vedi l’ora di inviare le partecipazioni matrimonio ai tuoi invitati. Finalmente scopriranno data, ora, location, ambientazione. Finalmente avrai tantissime persone attorno a te, pronte a condividere con te queste emozioni così intense. Sì, è tutto pronto, ma hai pensato anche al congedo matrimoniale? Se non sai di cosa si tratta e come richiederlo, prosegui nella lettura. Ti daremo tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Congedo matrimoniale: di cosa si tratta
Molte persone credono di dover attingere necessariamente alle ferie per poter vivere le nozze con serenità. Non è così. Esiste infatti il congedo matrimoniale. Si tratta della possibilità di astenersi dal lavoro per un massimo di 15 giorni, un diritto che tutti i lavoratori dipendenti hanno. È importante sottolineare che il congedo matrimoniale non può essere frammentato in più congedi. Si tratta di 15 giorni che devono essere fruiti quindi in modo consecutivo. Inoltre in questi 15 giorni devono essere conteggiati anche i fine settimana.
Il congedo matrimoniale deve necessariamente partire dal giorno delle nozze? Assolutamente no. È possibile far iniziare il congedo fino a 3 giorni prima delle nozze. Si tratta senza alcun dubbio di una scelta eccellente questa. In questo modo infatti si ha la possibilità di organizzare gli ultimi dettagli delle nozze in totale tranquillità. Si ha modo di rilassarsi e prepararsi al meglio. Sembrano pochi 3 giorni, ma non lo sono affatto. E si hanno poi comunque a disposizione molti giorni per una bella luna di miele!
Il congedo matrimoniale è previsto per i lavoratori dipendenti, a tempo indeterminato oppure determinato. A differenza di ciò che molte persone credono, può essere richiesto anche per i matrimoni successivi al primo. Possono farne richiesta quindi anche le persone divorziate che decidono di convolare a seconde nozze, così come i vedovi.
Congedo matrimoniale, quando farne richiesta
Per legge il congedo matrimoniale può essere richiesto almeno 6 giorni prima della data stabilita per le nozze. Attenzione, la data di riferimento è quella relativa al matrimonio civile, non al matrimonio religioso. Arrivare così vicino alla data delle nozze è del tutto sconsigliabile però. Sarebbe bene farne richiesta circa un mesetto prima delle nozze, se non addirittura un paio di mesi prima. In questo modo infatti si ha la possibilità di far sì che il proprio datore di lavoro abbia tutto il tempo necessario per organizzare al meglio quei 15 giorni di assenza del dipendente.
Molte persone sono solite parlare con il datore di lavoro molto tempo prima e fare poi formale richiesta solo a breve distanza dalle nozze. Sbagliato. È consigliabile fare subito domanda formale, così da non poter incorrere in spiacevoli ostacoli. Si tratta delle tue nozze. Meglio non avere sorprese di alcun genere!
Prima si fa richiesta inoltre, prima è possibile venire a conoscenza di eventuali problemi. Il datore di lavoro può infatti anche negare il congedo nei giorni stabiliti, nel caso in cui non sia possibile organizzare il lavoro diversamente o per altro genere di problematiche. Ovviamente il congedo deve comunque comunque essere concesso, entro i 30 giorni successivi alle nozze. Si tratta però di un inconveniente in cui è preferibile non incorrere. Meglio parlare quindi quando prima con il datore di lavoro. È importante ricordare infine che dopo il congedo è necessario consegnare al datore di lavoro i documenti matrimonio civile, entro 60 giorni dalla data delle nozze.
Congedo matrimoniale e retribuzione
Il bello è che coloro che richiedono il congedo matrimoniale percepiscono per quei 15 giorni di assenza dal lavoro la solita retribuzione. Si tratta di un congedo retribuito quindi al 100%. In alcuni casi è il datore di lavoro a retribuire in modo diretto il dipendente. In altri casi invece una parte del congedo è pagata dall’INPS, tramite apposito assegno. Più nello specifico l’INPS paga fino a 8 giorni di congedo “agli operai, agli apprendisti, ai lavoratori a domicilio, ai marittimi di bassa forza dipendenti da aziende industriali, artigiane, cooperative” come leggiamo sul sito INPS ufficiale. L’assegno deve essere richiesto dopo le nozze, entro 60 giorni dal matrimonio, allegando i documenti di matrimonio civile relativi, il certificato di matrimonio quindi oppure lo stato di famiglia.